Nel clima di tensione che si è creato attorno alla professione degli assistenti sociali, l’Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Lombardia ha lanciato un forte allarme dopo che tre assistenti sociali lodigiani hanno ricevuto tre buste, ognuna contenente due proiettili.
La presidente dell’Ordine, Manuela Zaltieri, ha sottolineato l’importanza della prevenzione e di una valutazione accurata del rischio in situazioni del genere. L’episodio ha generato sconcerto e preoccupazione, evidenziando la fragilità di una professione delicata come quella degli assistenti sociali.
Zaltieri ha anche evidenziato un aumento delle violenze subite dagli assistenti sociali in tutta Italia, sottolineando come il rapporto di fiducia tra i servizi sociali e la cittadinanza si sia deteriorato negli ultimi anni. Le cause di questo fenomeno vanno ricercate anche nella narrazione distorta della professionalità degli operatori, che alimenta il discredito verso di loro.
L’invito rivolto ai colleghi è quello di segnalare eventuali minacce o aggressioni attraverso l’apposita piattaforma presente nell’area riservata di ogni operatore. L’obiettivo è sensibilizzare i dirigenti e le parti politiche affinché si investa nella prevenzione e si valuti adeguatamente il rischio di ogni servizio.
In un momento di grande tensione e di crescente difficoltà per gli assistenti sociali, è fondamentale che la comunità professionale si mostri unita e solidale, pronta a fronteggiare insieme le sfide che si presentano.