Vincenzo Bianchi, l’ex rappresentante legale di Asfalti Brianza, è stato condannato a 1 anno, 8 mesi e 15 giorni di reclusione, oltre a una multa di 27mila euro. La sentenza prevede anche il pagamento di 10mila euro come provvisionale di risarcimento per i Comuni di Monza, Brugherio, Agrate e 15mila euro per il Comune di Concorezzo. Per il rimanente risarcimento, si procederà in sede civile. La revoca della sospensione della pena per le precedenti condanne di Bianchi aggrava ulteriormente la sua situazione.

Inoltre, Legambiente è stata esclusa come parte civile in questo caso. La condanna di Bianchi è il risultato di anni di indagini e processi che hanno portato alla luce una serie di illeciti commessi nel settore dell’asfaltatura da parte dell’azienda Asfalti Brianza. Questa sentenza rappresenta un passo avanti nella lotta alla corruzione e al malaffare nel settore delle costruzioni.

È importante che casi come questo vengano portati alla luce e che coloro che commettono reati vengano puniti secondo la legge. Solo così si può garantire un sistema giudiziario equo e trasparente, che tuteli i diritti dei cittadini e punisca coloro che infrangono la legge a proprio vantaggio.

La condanna di Vincenzo Bianchi è un segnale forte che la giustizia non tollera comportamenti illeciti e che chiunque si macchi di reati sarà chiamato a rispondere delle proprie azioni. Speriamo che questo caso serva da monito per chiunque pensi di agire al di fuori della legalità, e che possa contribuire a creare un ambiente più pulito e onesto nel settore delle costruzioni.

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