Il direttivo della Camera Penale della Lombardia Orientale “Giuseppe Frigo” ha dichiarato lo stato di agitazione dei penalisti per le condizioni di vita dei carcerati italiani. Secondo quanto riportato, negli ultimi mesi sono aumentati i casi di suicidi e autolesionismo all’interno delle carceri italiane, con numeri impressionanti che richiedono un intervento urgente da parte delle istituzioni.

La presidente della Camera Penale di Cremona e Crema, Micol Parati, ha sottolineato che la situazione è diventata insostenibile, con numerosi appelli alla politica che sono rimasti inascoltati fino ad ora. Le cause di questa tragedia sono da attribuire al sovraffollamento delle carceri, alle carenze strutturali e di personale, all’assenza di attività risocializzanti e alla mancanza di personale qualificato per assistere i detenuti.

I penalisti chiedono con forza di tutelare la vita e la dignità delle persone detenute, proponendo l’adozione di amnistia, indulto e liberazione anticipata speciale come unica soluzione concreta per riportare la pena alla legalità. La politica è stata sollecitata più volte a intervenire su questa situazione inaccettabile, ma finora non sono state proposte soluzioni concrete.

La situazione all’interno delle carceri italiane è diventata una abitudine, con gravi conseguenze per la vita e la salute dei detenuti. È necessario un intervento immediato per evitare ulteriori tragedie e garantire il rispetto dei diritti umani anche di chi si trova dietro le sbarre.

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