Jennifer Alcani, una giovane ragazza di soli 13 anni, è morta in un tragico incidente stradale a causa della guida sotto l’effetto di droghe da parte del conducente, Massimo F. La ragazza è rimasta in coma per sei giorni dopo lo schianto contro un parapetto in cemento della Sp 72 che costeggia il lago di Como ad Abbadia Lariana, nel Lecchese. L’impatto è stato violento e ad altissima velocità, causando la morte della giovane Jennifer.

L’auto su cui viaggiava la ragazza, una Bmw Serie 1, era guidata da Massimo, che è risultato positivo agli esami tossicologici per l’uso di sostanze stupefacenti. Nell’abitacolo dell’auto sono state trovate bottiglie di birra e amaro vuote, e si è scoperto che uno degli pneumatici era sgonfio, potenzialmente contribuendo alla perdita di controllo del veicolo.

Massimo è stato accusato di omicidio stradale aggravato per aver guidato dopo aver assunto droghe, mentre la posizione dell’altro amico a bordo, Michele, è ancora da definire. La Bmw era di proprietà di Michele, che l’aveva acquistata di seconda mano nonostante non avesse ancora conseguito la patente.

I genitori di Jennifer hanno presentato una querela contro Massimo e Michele per sottrazione di minore, in quanto sembra che sia stato Michele a convincere la ragazza a uscire di casa nel cuore della notte senza avvisare la madre. La donna è stata avvisata dell’incidente dalle forze dell’ordine all’alba e ha scoperto con orrore che la sua figlia non era nella sua camera a dormire, come credeva, ma era coinvolta in un tragico incidente.

La morte di Jennifer Alcani è una tragedia che ha scosso la comunità locale e dovrebbe servire da monito sull’importanza di guidare in modo responsabile e sobrio, evitando di mettere a rischio la propria vita e quella degli altri.

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