Silvia Guerini e suo marito Costantino Ragusa sono stati protagonisti di vicende giudiziarie complesse nel corso degli anni. Dopo essere stati assolti per l’incendio di un ripetitore a Maresana nel 2001, sono stati successivamente condannati per l’attentato in Svizzera nel 2010.
La richiesta di riparazione per ingiusta detenzione riguardava un episodio del 2005 a Pisa, quando la coppia fu arrestata per l’attentato a un traliccio dell’alta tensione. Dopo essere rimasti in carcere per diversi giorni, furono assolti da alcune accuse e prosciolti da altre per mancanza di prove. Tuttavia, la Cassazione ha respinto la richiesta di risarcimento, sostenendo che nonostante l’assoluzione, esisteva una “colpa grave” che giustificava l’arresto.
La Corte ha evidenziato il materiale sequestrato in casa della coppia e le loro frequentazioni “ambigue” con individui condannati per reati simili. In particolare, è stato citato un dvd trovato in loro possesso che spiegava dettagliatamente come realizzare un ordigno incendiario, simile a quelli utilizzati negli attentati a Pisa.
Oggi Silvia Guerini è una donna di 42 anni, attivista e saggista, che vive a Bergamo con il marito. Nonostante le vicende giudiziarie passate, continua a perseguire le sue convinzioni e a difendere le sue idee. Il suo impegno per la causa ecologista e per la resistenza al sistema è evidente anche nel suo libro del 2023, intitolato “I figli della macchina”.