Un esercitazione molto complessa si è svolta lo scorso fine settimana in una grotta alpina a quasi 2.000 metri di quota. La simulazione prevedeva un infortunio con condizioni meteorologiche avverse che impedivano l’utilizzo dell’elicottero, costringendo i soccorritori a un lungo avvicinamento a piedi con oltre 1.000 metri di dislivello positivo da percorrere. La XVI Delegazione Speleologica Trentina e la Stazione di Levico del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino sono state coinvolte nell’esercitazione che si è svolta nella Grotta Gabrielli sull’altopiano della Vigolana.
L’esercitazione è iniziata con la salita della prima squadra di soccorso speleologico fino a Malga Derocca, dove hanno pernottato prima di iniziare la mobilitazione verso la Grotta Gabrielli il mattino successivo. Dopo aver raggiunto l’ingresso della grotta, i soccorritori hanno proceduto con il recupero di un ferito a 220 metri di profondità utilizzando tecniche avanzate di movimentazione della barella. Una seconda squadra di soccorso speleologico ha lavorato nella parte alta della grotta partendo dal fondovalle.
Dopo un temporale, la simulazione ha previsto il passaggio del ferito dagli speleologi agli operatori del Soccorso Alpino, che hanno attrezzato oltre 110 metri di calata per raggiungere il sentiero 435. Da lì, la barella è stata trasportata fino a Malga Derocca, dove si è conclusa l’esercitazione. L’evento ha coinvolto 16 speleologi e 10 soccorritori alpini ed è stata un’ottima occasione per testare e affinare la sinergia tra le diverse componenti del Soccorso Alpino e Speleologico. Un ringraziamento speciale è andato all’associazione “Amici della Derocca” di Vigolo Vattaro per aver curato la logistica durante l’evento.