Il rapper 37enne Giuseppe Furnò, conosciuto come DjArow, è stato arrestato ieri dai carabinieri del Nucleo investigativo di Novara mentre si trovava sul Lago Maggiore. L’uomo, originario di Varese, è stato condannato in Germania a scontare una pena di 5 anni e 9 mesi per rapina aggravata, istigazione a delinquere e lesioni volontarie, reati risalenti a nove anni fa.
Furnò aveva forse sperato di trovare rifugio in Italia per sfuggire alla condanna emessa in Germania, ma la realtà dell’Europa unita ha dimostrato che non è così. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno immediatamente messo a disposizione dell’autorità giudiziaria tedesca il rapper, che dovrà affrontare la sua pena nel paese che lo ha condannato.
Il caso di DjArow dimostra come la cooperazione tra le forze dell’ordine europee sia efficace nel contrastare la criminalità transnazionale e nell’assicurare che chi commette reati in un paese non possa sfuggire alla giustizia cercando rifugio altrove. La sua vicenda è un monito per chi pensa di poter eludere la legge, mostrando che prima o poi la giustizia arriva per tutti.