Un detenuto è riuscito a evadere dal carcere di Bollate, dove era rinchiuso dal 2022 con fine pena nel 2032. Il fuggitivo, Cristian Braidich, è uscito alle 10 del mattino per andare a lavorare all’esterno del carcere e non è mai più tornato. La sua evasione è stata scoperta solo alle 22 durante la conta serale.

Braidich, conosciuto come il “ras delle case bianche” di viale Sarca, era detenuto per droga e una serie di altri reati, tra cui furti, ricettazione e detenzione di armi. La zona in cui commetteva i suoi crimini era nota per la sua alta criminalità e occupazioni abusive.

Il sindacato Sappe ha denunciato le condizioni precarie della struttura di Bollate, definendo l’evasione di domenica come una ferita che riapre le problematiche presenti nel sistema carcerario italiano. Secondo il segretario generale del Sappe, Donato Capece, il sistema penitenziario sta vivendo un vero e proprio “terremoto”, con suicidi, aggressioni, risse ed evasioni che mettono in evidenza la grave situazione delle carceri italiane.

Il sindacato ha espresso preoccupazione per la mancanza di interventi urgenti da parte delle autorità competenti per migliorare le condizioni di sicurezza all’interno delle carceri. Nonostante le continue segnalazioni e denunce, sembra che la politica abbia ignorato completamente la situazione critica delle strutture penitenziarie.

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