Lo sport è spesso teatro di situazioni controverse e di scontri fisici che possono sfociare in veri e propri incidenti. È il caso di una partita del campionato CSI tra Orma Masnago e Gurone, risalente all’8 aprile 2017, che è al centro di un processo per lesioni presso il Tribunale di Varese.

Durante quella partita, un giocatore del Masnago finì in pronto soccorso con l’occhio sinistro gonfio, a seguito di un presunto pugno ricevuto in faccia. Il giocatore, assistito dall’avvocato Ivana Mombelli, si è costituito parte civile nel processo e spera di ottenere un risarcimento per i danni subiti.

Tuttavia, la difesa sostiene che non si trattò di un pugno deliberato, ma di una gomitata involontaria legata all’agonismo della partita. Gli avvocati dell’uomo di 40 anni imputato sostengono che si trattò di un gesto involontario provocato dal normale svolgimento della partita.

Durante il processo, sono stati ascoltati diversi testimoni, tra cui l’arbitro della partita e un compagno di squadra della persona offesa. L’arbitro ha dichiarato di non aver visto l’episodio, in quanto stava occupandosi della posizione della barriera per un calcio di punizione. Anche il compagno di squadra ha confermato di non aver assistito direttamente allo scontro, ma di essersi preoccupato per le condizioni del suo compagno.

Il processo è ancora in corso e la prossima udienza è prevista per l’aprile del 2025. Resta da capire se si tratti effettivamente di un caso di lesioni intenzionali o di un incidente di gioco, ma ciò che è certo è che situazioni del genere non dovrebbero mai verificarsi in uno sport che dovrebbe essere sinonimo di fair play e rispetto per gli avversari.

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