Il consigliere Franco Brumana ha tracciato i punti della sentenza “Piazza Pulita” e ha messo in guardia anche la nuova Giunta di Legnano. Dopo l’annuncio dell’assoluzione da parte della Corte di Appello, alcuni esponenti politici hanno reagito in modo emotivo, proponendo una ricostruzione fuorviante dei fatti. Tuttavia, con il deposito della sentenza dell’11 luglio 2024, ora si può comprendere meglio la questione.
La giunta Fratus non è decaduta a causa dell’azione penale, ma a seguito del rifiuto del sindaco di revocare la nomina dell’assessore Lazzarini, nonostante la sua incompatibilità. Gli arresti del sindaco e degli assessori sono stati considerati eccessivi rispetto alle imputazioni, ma sono stati irrilevanti poiché sono avvenuti dopo le dimissioni della maggioranza dei consiglieri. La sentenza ha esaminato i capi di imputazione riguardanti la turbativa di gara e la corruzione elettorale, assolvendo Fratus da quest’ultima per mancanza di prove.
La sentenza ha affrontato anche la questione dell’abuso d’ufficio, escludendo l’applicazione di un diverso reato per mancanza di istruttoria completa. Per quanto riguarda la gara alterata, la Corte ha dichiarato che il requisito della gara era presente ma non c’era prova diretta dell’abuso da parte del sindaco e del suo vice.
La sentenza, motivata in modo dettagliato, non deve essere strumentalizzata per delegittimare la caduta della giunta Fratus. Rivela una situazione di degrado e illegalità nell’amministrazione comunale, che richiede un impegno costante per garantire il rispetto della legge. Anche la nuova amministrazione solleva perplessità sulla legalità, quindi sono necessarie misure concrete per prevenire gli illeciti e assicurare la trasparenza.
In conclusione, Brumana invita a vigilare sull’operato degli amministratori e a promuovere una gestione cittadina rispettosa della legge.