Un giovane egiziano di 18 anni, Mohamed Alì Samy Sayed, ha perso la vita il 2 giugno mentre si trovava in vacanza dal suo lavoro presso il centro di distribuzione Md di Cortenuova. Mohamed aveva deciso di trascorrere una giornata di riposo con un amico tuffandosi nel fiume Oglio nella zona denominata Palada. Tuttavia, dopo alcune bracciate, si è trovato in difficoltà e non è riuscito a rimanere a galla. L’amico che si trovava con lui ha cercato di aiutarlo, ma senza successo.

Immediatamente è stato dato l’allarme e sul posto sono intervenuti i mezzi del 118, i carabinieri della stazione di Calcio, i vigili del fuoco di Romano di Lombardia, il nucleo Speleo alpino fluviale di Bergamo, il nucleo sommozzatori di Milano e i sommozzatori volontari di Treviglio che hanno recuperato il corpo senza vita in un’insenatura. Mohamed aveva raggiunto l’Italia da solo un anno fa, senza alcun famigliare. La sua salma verrà subito rimpatriata in Egitto per la cerimonia funebre.

Il sindaco di Calcio Elena Comendulli ha dichiarato che lungo le sponde dell’Oglio non sono in vigore divieti di balneazione, ma la pericolosità della Palada è ben nota tra tutti gli abitanti della zona. I sommozzatori volontari lanciano un appello affinché la gente non si tuffi nei fiumi, poiché panico, corrente e acqua fredda sono insidie che possono risultare fatali. Infatti, rispetto al passato, si registra un’inversione di tendenza, con il fiume Oglio che sta diventando più pericoloso dell’Adda. Si tratta del primo morto per annegamento del 2023 e si spera che sia anche l’ultimo.

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