L’Italia sta ancora una volta affrontando le conseguenze di un’alluvione devastante. Questa volta, il disastro ha colpito il Ravennate, dove il fiume Lamone ha rotto gli argini e ha causato danni enormi alle case, alle fattorie e ai frutteti. La protezione civile lombarda è stata chiamata in aiuto e quasi mille volontari provenienti da diverse città della Lombardia sono stati inviati nella zona per aiutare. Rosalba Altieri, coordinatrice del Gruppo Intercomunale di Protezione Civile Valtinella, ha guidato la missione e ha parlato della situazione al termine della stessa.

Il principale compito dei volontari è stato quello di rimuovere il fango, che si è indurito a causa del sole, dalle strade, dai tombini, dai marciapiedi e dai cortili. È stato un lavoro difficile e lungo, ma i volontari hanno dimostrato grande dedizione e impegno. Tuttavia, ci sono ancora molte zone con tanta acqua e fango, e la situazione è ancora critica.

Tra le cose che più colpiscono ci sono i campi, i vigneti e i frutteti, coperti di fango. La forza dell’acqua ha trascinato addirittura le auto fin dentro i filari, distruggendo tutto sul suo cammino. La situazione è particolarmente grave a Sant’Agata, dove la protezione civile lombarda sta lavorando duramente per ripristinare la normalità.

Nonostante le difficoltà, i volontari stanno facendo grandi progressi e stanno dimostrando grande solidarietà e spirito di sacrificio. La ricostruzione richiederà del tempo, ma l’Italia ha dimostrato di essere forte e resiliente di fronte alle avversità.

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