L’alluvione che ha colpito Bagnacavallo e Sant’Agata, nel Ravennate, all’inizio di maggio, ha causato una grande devastazione, lasciando dietro di sé morte, distruzione e desolazione. Il fiume Lamone ha rotto gli argini e ha invaso case, fattorie e frutteti, lasciando tutto coperto di fango.

A seguito di questa emergenza, la Protezione Civile Lombarda ha inviato quasi mille volontari da Varese, Sondrio, Como, Milano, Parco Ticino e altri gruppi della Lombardia per aiutare nella pulizia e nella ricostruzione delle zone colpite. Rosalba Altieri, coordinatrice del Gruppo Intercomunale di Protezione Civile Valtinella, ha partecipato alla missione e ha spiegato che i volontari si sono occupati di diversi compiti a partire da metà maggio.

Attualmente, l’obiettivo principale è quello di liberare il più possibile le zone dal fango, che si sta solidificando col passare del tempo. Ci sono ancora molte zone con tanta acqua e alcuni campi, vigneti e frutteti sono ricoperti di fango. I volontari stanno lavorando per ripulire le strade, i tombini, i marciapiedi e i cortili invasi dall’acqua e dal fango.

La situazione a Sant’Agata è ancora più complicata e i volontari della provincia di Varese stanno lavorando lì per aiutare nella ricostruzione. Inoltre, si stanno ricostruendo i muri di fianco ai binari della ferrovia per permettere di riprendere il traffico in sicurezza.

Nonostante i progressi fatti finora, ci vorrà ancora molto tempo per ripristinare completamente la zona colpita dall’alluvione. Tuttavia, grazie all’impegno dei volontari della Protezione Civile Lombarda, si sta facendo tutto il possibile per aiutare le persone colpite e ripristinare la normalità nella zona.

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