La vicenda dell’omicidio di Giulia Tramontano, incinta di sette mesi, continua a tenere banco nelle cronache italiane. Ma ora emerge un nuovo dettaglio che getta ulteriore luce sulla personalità dell’assassino, Vincenzo Impagnatiello. Infatti, una giovane di 23 anni, che aveva una storia parallela con lui, ha raccontato agli investigatori di aver avuto paura di lui quella sera del 27 maggio, quando insisteva per vederla dopo il lavoro intorno all’1,30.

La ragazza, che pensava di essere l’unica, ha rivelato che le richieste di Impagnatiello erano talmente pressanti che uno dei suoi colleghi l’ha accompagnata a casa per evitare che succedesse qualcosa di brutto. Questo episodio dimostra ancora una volta la pericolosità dell’uomo, che sembrava avere un controllo ossessivo nei confronti delle donne.

La vicenda dell’omicidio di Giulia Tramontano ha scosso profondamente l’opinione pubblica italiana, che si chiede come sia possibile che un uomo così pericoloso e violento abbia potuto agire indisturbato per tanto tempo. Certamente, ci sono dei segnali che non sono stati colti in tempo, come la storia parallela con la giovane di 23 anni, ma ci sono anche delle responsabilità delle istituzioni che non hanno saputo proteggere adeguatamente la vittima.

In ogni caso, è importante che episodi come questo non vengano dimenticati e che le istituzioni si impegnino a fare di più per prevenire la violenza contro le donne. Solo così si potrà evitare che tragedie come quella di Giulia Tramontano si ripetano in futuro.

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