La decisione dell’amministrazione comunale di sospendere l’utilizzo del taser da parte degli agenti di polizia locale ha scatenato una forte agitazione tra i sindacati e gli stessi agenti. Mentre la Uil e altri sindacati difendono l’utilità del dispositivo come strumento di protezione per gli agenti di fronte alla crescente criminalità, la Cgil si schiera con l’amministrazione sostenendo che la sicurezza della città e delle forze dell’ordine debba essere affrontata con misure preventive e non solo repressive.

Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia ha sollevato il problema dei costi legati all’utilizzo dei taser, evidenziando il rischio di un procedimento alla Corte dei conti per l’impiego di fondi pubblici per l’acquisto delle cartucce e la formazione degli operatori.

In attesa dell’incontro in prefettura per discutere della questione, gli agenti sono pronti a incrociare le braccia per difendere l’utilizzo del taser come strumento di difesa personale. La questione resta aperta e divisa tra i sindacati e l’amministrazione comunale, mentre la sicurezza della città rimane al centro del dibattito.

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