La vicenda accaduta al capotreno sulla tratta da Varese a Malnate il 1 giugno ha suscitato alcune riflessioni in Gian Marco Martignoni, testimone di quanto accaduto. Il fatto che non ci fossero agenti della Polfer sul treno e la stazione di arrivo fosse deserta evidenzia uno scarto tra la propaganda e la realtà quotidiana. Inoltre, la mancanza di personale a causa dei tagli effettuati da Trenord ha portato solo un passeggero a prestare soccorso al controllore. La mancanza di una cassetta del pronto soccorso nella stazione e la problematica della tutela e dell’incolumità di chi esercita funzioni di controllo sono altri fattori che devono essere presi in considerazione. Martignoni evidenzia come le stazioni siano diventate luoghi di aggregazione per la crescente fascia di emarginazione sociale, e che la società deve affrontare il malessere sociale senza ipocrisia. La vicenda del capotreno è solo la punta dell’iceberg di un problema più grande.

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