I carabinieri del Nucleo TPC di Monza hanno restituito al Perù dei preziosi beni archeologici, individuati e sequestrati in due diverse operazioni. Uno dei reperti più curiosi è una “muñeca funeraria”, una bambola funeraria della civiltà Chancay.
Il ritrovamento di questo tesoro è stato segnalato alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Pavia da un cittadino di Vigevano, che ha riconosciuto l’oggetto che aveva in casa da tempo, portato dal padre dopo un viaggio oltreoceano, sfogliando una rivista. I militari del Nucleo TPC di Monza hanno recuperato il reperto e un successivo accertamento tecnico ha confermato la sua provenienza dal Perù.
Inoltre, quattro reperti archeologici peruviani in vendita presso una casa d’aste bresciana sono stati segnalati ai carabinieri di Monza dai funzionari del Ministero della Cultura peruviano. Grazie alla collaborazione consolidata nel tempo, i militari hanno proceduto al recupero di una ciotola e un bicchiere in ceramica appartenenti allo stile preispanico Nasca, una bottiglia scultorea in ceramica appartenente allo stile preispanico Moche e un frammento di tessuto realizzato con fibre di cotone e camelide appartenente allo stile Chimù. Si tratta di oggetti esportati illecitamente dal Paese sudamericano e ora restituiti come patrimonio culturale dello Stato.
Questa importante operazione dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico illecito di reperti archeologici e nel tutelare il patrimonio culturale di altri Paesi. La restituzione di questi tesori al Perù rappresenta un gesto di rispetto e collaborazione internazionale, che contribuisce a preservare la storia e l’identità di popoli lontani.