L’ex premier Giuseppe Conte e l’ex ministro della Salute Roberto Speranza sono stati archiviati dall’inchiesta per la presunta malagestione della prima ondata Covid in Val Brembana. La procura di Brescia aveva suggerito l’archiviazione e il Tribunale dei ministri ha deciso di seguirne il parere. I magistrati bergamaschi ipotizzavano i reati di omicidio ed epidemia colposi ma il Tribunale di Brescia ha ritenuto che “il fatto non sussiste” e che “la notizia di reato è totalmente infondata”.
Secondo la struttura accusatoria originaria, Conte non avrebbe istituito a tempo debito la zona rossa ad Alzano Lombardo e a Nembro, nonostante fosse a conoscenza della moltiplicazione incontrollata dei contagi. Speranza, invece, non avrebbe applicato il piano pandemico nazionale, fermo al 2006.
Tuttavia, in occasione dell’interrogatorio dello scorso 10 maggio, entrambi avevano rigettato con forza le accuse. Il Tribunale ha dichiarato che le omissioni e i ritardi riguardano attività amministrative, distinte dalle funzioni ministeriali di indirizzo politico amministrativo, di esclusiva pertinenza del Segretario generale del Ministero della salute e delle Direzioni generali.
Il Tribunale ha inoltre dichiarato che il piano pandemico del 2006 non era adeguato ad affrontare la pandemia da Sars-Cov-2 e che Speranza ha adottato le misure sanitarie proposte dagli esperti di cui si è avvalso, tra le più restrittive a livello europeo. Infine, il Tribunale ha escluso la responsabilità penale di Speranza in ordine ai fatti ascrittagli.
Per quanto riguarda Conte, il Tribunale ha dichiarato che l’ex premier avrebbe dovuto decidere circa l’istituzione della zona rossa proprio il 2 marzo 2020, non appena ricevuta l’informazione della situazione dei due Comuni. Tuttavia, il Tribunale ha sottolineato che si tratta di un’ipotesi irragionevole perché non tiene conto della necessità di valutare e contemperare i diritti costituzionali coinvolti e incisi dall’istituzione della zona rossa.
In conclusione, l’inchiesta è stata archiviata perché le accuse non hanno trovato riscontro nei fatti.