I genitori di Yara Gambirasio, la giovane di Brembate tragicamente uccisa nel 2010, stanno per intraprendere un’azione legale contro Netflix per presunte violazioni della loro privacy nella docuserie “Il caso Yara, oltre ogni ragionevole dubbio”. Gli avvocati della famiglia hanno annunciato che presenteranno un esposto al Garante della Privacy in merito alla trasmissione di audio intercettati ritenuti non rilevanti per le indagini e non presenti negli atti dell’inchiesta.

La famiglia Gambirasio è profondamente turbata dal modo in cui alcune informazioni private sono state divulgate senza il loro consenso e utilizzate in un contesto pubblico. Secondo i loro legali, ciò rappresenta una chiara violazione della loro privacy e dei loro diritti.

La docuserie su Netflix ha suscitato molte polemiche e dibattiti sulla vicenda di Yara Gambirasio, e ora la famiglia vuole far valere le proprie ragioni e proteggere la memoria della loro amata figlia. Si spera che il Garante della Privacy possa intervenire e garantire che situazioni simili non si verifichino in futuro, rispettando sempre la dignità e la privacy delle persone coinvolte in tragici eventi come questo.

La lotta per la giustizia e il rispetto della privacy continua, e la famiglia Gambirasio non si fermerà finché non otterrà giustizia per Yara e per se stessi. Speriamo che questo caso porti a una maggiore consapevolezza sull’importanza di proteggere la privacy e i diritti delle vittime e delle loro famiglie, anche nel mondo dell’intrattenimento e dei media.

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