Una giornata ventosa non ha scoraggiato i pellegrini nel fare la Via Crucis a Novaglia. Come negli anni scorsi, l’organizzatrice è stata Raffaella Omodei, con la collaborazione del cittadino tiranese Bernardo Gabriele Ferrari. Guidati da don Tullio Schivalocchi, parroco di Bianzone, hanno recitato le preghiere lungo le 14 stazioni della Via Crucis, per esaltazione della Santa Croce. Poi sul dosso di Novaglia, alla stessa altezza del Monte Calvario in Terra Santa (738 metri) è stata celebrata la Santa Messa alla Croce Blu. Per conoscere la storia di questa Croce, che si può ammirare anche di notte perché illuminata, bisogna partire dal 2002, ovvero 22 anni fa, come ci viene spiegato da Bernardo Gabriele Ferrari.

Questa Croce è stata trovata ad Oga in Valdisotto dal sacerdote Umberto Lumina, poiché non aveva ottenuto i permessi per posizionarla. Due pie donne di Villa di Tirano l’hanno acquistata da Alfredo Antonioli di Bormio e la ditta Fratelli Magro di Villa ne ha curato il trasporto. I fratelli Battistoni hanno messo a disposizione il terreno. Grazie a tutte queste persone, la Croce d’amore è stata benedetta il 14 settembre 2002 da don Camillo Sgroi, sacerdote dell’Opera Don Guanella, custodi a suo tempo del Santuario Madonna di Tirano. Volontariamente la Croce Blu è stata posizionata ad un’altitudine simile al Monte Calvario in Terra Santa.

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