ROMA. Un uomo di 49 anni si è tolto la vita ingerendo alcune fiale di un farmaco acquistato probabilmente nel dark web. La procura ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, poiché l’uomo è stato trovato morto dalla madre con cui viveva a Rapallo. Pare che l’uomo fosse depresso da due anni, dopo la morte del padre, e aveva tentato di suicidarsi più volte senza successo. Non essendo un malato grave o terminale, le sue richieste di assistenza in Svizzera erano state respinte.

Il dark web è una parte della rete internet raggiungibile solo tramite specifici software, costituita da nodi invisibili che utilizzano protocolli criptati. Si stima che il 95% delle attività svolte nel dark web siano illegali, tra cui traffici illeciti, pornografia e transazioni illegali. In questo caso, l’uomo avrebbe iniziato a fare ricerche online su come suicidarsi, e il sospetto è che abbia acquistato le fiale nel dark web, poiché non erano tracciabili.

Il pubblico ministero ha disposto l’autopsia e il sequestro delle fiale e dei dispositivi elettronici dell’uomo. I campioni biologici verranno analizzati per risalire al tipo di sostanza usata, confrontandoli con i residui trovati nelle fiale. Non è la prima volta che a Genova si registrano casi di suicidi con farmaci acquistati nel darknet, e le forze dell’ordine hanno segnalato almeno quattro casi alla procura.

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