Dopo otto ore e mezza di sgombero, le ultime due attiviste sono state finalmente sgomberate dal bosco di via Curtatone. Questa conclusione segna la fine di un’esperienza durata due mesi, iniziata il 7 agosto quando gli attivisti del comitato Salviamo gli alberi di Gallarate si erano precipitati nel bosco per fermare il taglio delle piante, destinate a lasciare spazio al nuovo polo scolastico unico dei quartieri di Caielli e Cascinetta.

L’operazione di sgombero è iniziata alle cinque del mattino, con l’arrivo della polizia di Stato e della polizia locale, seguita dalla mobilitazione di tutti gli attivisti che si erano aggregati nel corso di due mesi. Tra di loro c’erano i membri del comitato, i giovani ambientalisti libertari del Gruppo Tanuki e altri comitati di zone limitrofe, tutti uniti nella difesa del bosco.

Durante la mattinata si sono susseguiti momenti di pausa e tensione, con accuse da entrambe le parti e un breve contatto tra manifestanti e agenti. Nonostante la pioggia e la fatica, i manifestanti hanno resistito fino alla fine, rivendicando due mesi di lotta e annunciando la volontà di continuare la loro battaglia per la difesa degli alberi e delle aree verdi a rischio nella zona.

Nonostante le divergenze, alla fine dello sgombero tutti sono stati colti da una pioggia insistente, che ha reso tutti fradici d’acqua. Dopo ore di confronto aspro, manifestanti e poliziotti si sono guardati l’un l’altro, consapevoli di aver dato voce a una causa importante.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui