Francesco Calogero Magnano, noto come l’ex “geometra di Berlusconi”, è attualmente coinvolto in un’inchiesta per concorso in corruzione nel Comune di Usmate Velate. Dopo 70 giorni agli arresti domiciliari, Magnano ha deciso di presentare un ricorso alla Corte di Cassazione per cercare di ottenere la sua libertà.

Nato a Brancaleone ma residente a Macherio, Magnano è uno dei 9 indagati per corruzione urbanistica, accusato di essere l’intermediario in alcune operazioni immobiliari attraverso una società di marketing e uno studio professionale di cui è amministratore di fatto. I pagamenti sospetti, per un totale di 48mila euro, sono stati destinati al geometra Antonio Colombo, ex responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Usmate Velate, attualmente detenuto in carcere.

Il difensore di Magnano, l’avvocata Roberta Minotti, ha cercato di ottenere la sua liberazione e il dissequestro delle sue società coinvolte nelle indagini, ma finora senza successo. La giustificazione di Magnano per i pagamenti è stata quella di una provvigione per la segnalazione di un’area dove realizzare un centro commerciale.

La vicenda continua ad essere al centro dell’attenzione mediatica e giudiziaria, mentre Magnano cerca di dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati. La situazione rimane quindi incerta, con l’esito del ricorso alla Corte di Cassazione che potrebbe essere determinante per il futuro dell’ex geometra di Berlusconi.

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