Desio, un campo di battaglia: Pedemontana ha iniziato a scavare

Il quartiere San Carlo a Desio è stato trasformato in un vero e proprio cantiere, con un’area di circa 30mila metri quadrati circondata da gabbie di metallo e mille buche scavate profonde quasi quattro metri. Ciò che fino a poco tempo fa era un luogo dove i volontari facevano attività sportiva all’aria aperta, ora è diventato un vero groviera. Pedemontana ha iniziato a scavare, con due aree di lavoro attive: una al confine con Seregno e l’altra nella periferia che divide Desio da Cesano Maderno.

Questo nuovo cantiere si aggiunge a quello della metrotranvia Seregno-Desio-Milano, creando disagi pesanti per i residenti. Gli espropri a Desio sono già 40 su un totale di 800, e il direttore di Autostrada Pedemontana Lombarda ha annunciato che è in corso una fase preparatoria che prevede la bonifica del terreno da elementi inquinanti.

Di fronte a questa situazione, i comitati ambientalisti si sono mobilitati e hanno deciso di informare i residenti. Domenica 6 ottobre, il Comitato Quartiere San Giorgio, il Coordinamento No Pedemontana, il Circolo Legambiente Giussani e il Comitato suolo libero saranno in piazza Conciliazione per chiedere ai desiani di firmare una petizione. L’obiettivo è far pressione su Pedemontana affinché i vertici di Autostrada Lombarda si presentino di fronte ai cittadini di Desio e spieghino chiaramente cosa sta per accadere sul territorio.

Si tratta di una mobilitazione senza precedenti, con volontari attivi in piazza per tutto il giorno. I residenti sono chiamati a prendere posizione e a difendere il proprio territorio da queste opere che potrebbero avere un impatto significativo sull’ambiente e sulla qualità della vita della comunità.

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