Il futuro della polizia sembra essere sempre più legato alla tecnologia e all’innovazione. Uno dei progetti più interessanti è Giove, un algoritmo sviluppato dal dipartimento di Pubblica Sicurezza per prevenire e reprimere i reati. Giove è in grado di analizzare migliaia di informazioni al secondo e di metterle in relazione, creando una mappa concettuale del crimine. In questo modo, il sistema è in grado di individuare comportamenti ripetuti e di accorciare i tempi delle indagini.

L’obiettivo è quello di cogliere i malviventi sul fatto, o meglio, prima che possano commettere un reato. Giove, infatti, è un sistema di polizia predittiva che si basa sul concetto di “crime linking”, ovvero il collegamento tra i crimini. Non è solo una semplice mappatura di ciò che accade nelle città, ma un sistema in grado di analizzare le denunce già raccolte e di scandagliare valanghe di dati per individuare i comportamenti ripetuti.

Il predecessore di Giove è KeyCrime, un programma creato nel 2008 dalla questura di Milano per contrastare le rapine nei negozi e nelle farmacie. Giove, invece, punta ad ampliare il proprio campo d’azione, con focus sui furti nelle abitazioni o sulle molestie sessuali.

Ma ci sono anche dei rischi da considerare, come quello della privacy. Giove non entrerà in servizio prima di un anno perché ha bisogno dell’approvazione del Garante. Inoltre, alcuni esperimenti di giustizia predittiva, come quelli legati alle telecamere col riconoscimento facciale, sono già stati cassati. Per questo motivo, il senatore dem Filippo Sensi ha depositato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno per avere maggiori dettagli sulla tecnologia utilizzata da Giove e sulle aziende coinvolte nella sua definizione.

In ogni caso, Giove sembra essere una rivoluzione per la divisa, in grado di dislocare le forze dell’ordine sul territorio in maniera mirata e di servire come deterrente. Ma bisogna fare attenzione a non cadere nell’errore di Minority Report e di considerare la tecnologia come una palla di cristallo in grado di prevedere il futuro. La sicurezza è importante, ma la privacy e la tutela dei diritti dei cittadini lo sono altrettanto.

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