Lo striscione esposto dall’apicoltore Marco Borella al mercato comunale di Desio ha scatenato una controversia che ha portato alla sua denuncia da parte dei carabinieri. La scritta “Stop bombing Gaza, Stop genocide” ha suscitato l’attenzione delle autorità, che lo hanno accusato di fare propaganda politica non autorizzata. Tuttavia, Borella ha difeso il suo gesto, affermando che si trattava solo di una richiesta di pace e non di incitamento all’odio.

La vicenda ha sollevato diverse reazioni, con Sinistra Italiana Monza e Brianza che ha espresso solidarietà nei confronti dell’apicoltore e ha annunciato che il senatore Tino Magni presenterà un’interrogazione parlamentare sull’accaduto. Si tratta di un tentativo, secondo il partito, di reprimere chi chiede semplicemente di porre fine alla violenza e al genocidio in corso a Gaza.

Marco Borella ha dichiarato di voler presentare ricorso contro la multa e ha espresso la sua preoccupazione per il clima politico attuale, che sembra voler limitare la libertà di espressione. Nonostante tutto, l’apicoltore ha confermato la sua volontà di continuare a esporre il suo striscione nei mercati in cui lavora, nonostante le possibili conseguenze finanziarie.

La vicenda di Marco Borella mette in luce la delicatezza delle questioni politiche e sociali, e la necessità di difendere il diritto alla libertà di espressione e di manifestazione del proprio pensiero. Speriamo che la sua battaglia per la pace e la giustizia possa portare a una maggiore consapevolezza e sensibilizzazione sull’importanza di porre fine alla violenza e al genocidio in corso a Gaza.

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