Ridurre il rischio di “road kill” per proteggere la fauna selvatica
Il “road kill” è un fenomeno che riguarda anche il territorio dell’Alto Milanese e che può avere conseguenze drammatiche sia per gli automobilisti che per gli animali selvatici. Gli investimenti degli animali sono spesso sottovalutati, ma rappresentano un rischio reale che va affrontato con attenzione.
Le cause di questo fenomeno sono molteplici, ma una delle principali è la frammentazione del territorio e l’aumento della rete stradale. Gli animali selvatici hanno bisogno di spostarsi per diversi motivi, ma spesso trovano delle vere e proprie barriere legate al traffico stradale. Inoltre, la mancanza di predatori naturali ha portato all’aumento della popolazione di alcuni grandi mammiferi che devono spostarsi per trovare cibo o riparo.
Per ridurre il rischio di “road kill”, è importante ricreare una connessione tra i cittadini e la natura, riducendo il consumo di suolo e diminuendo la velocità stradale. Inoltre, è fondamentale intervenire nei punti critici dove la fauna attraversa la rete stradale con più frequenza, ad esempio installando sottopassi o corridoi ecologici.
La velocità stradale gioca un ruolo fondamentale nell’esito di un incidente con un animale selvatico, quindi è importante guidare con prudenza, specialmente negli orari e nei luoghi in cui è più facile incontrare la fauna selvatica.
Per proteggere la fauna selvatica e ridurre il fenomeno del “road kill”, è importante sensibilizzare l’opinione pubblica e adottare misure concrete come quelle messe in atto in alcune regioni d’Italia, dove l’utilizzo di sensori e segnaletica luminosa ha portato a risultati positivi.
Inoltre, è fondamentale sostenere e valorizzare iniziative come il Centro di Recupero per Animali Selvatici (CRAS) di Vanzago, che si occupa della cura e riabilitazione degli animali feriti. Proteggere la fauna selvatica è un dovere di tutti noi, per garantire la biodiversità e la coesistenza tra le diverse specie che popolano il nostro pianeta.
