Il movimento riflesso, d’istinto, quando cammini e hai la sensazione che qualcuno ti stia seguendo e ti fa girare due, tre, quattro volte durante una passeggiata. È come se il tuo corpo reagisse autonomamente a una minaccia invisibile, a un pericolo che senti avvicinarsi ma non riesci a identificare. È un istinto di sopravvivenza che si attiva senza che tu possa controllarlo, un riflesso che ti porta a guardarti intorno, a controllare ogni angolo della strada, a cercare conferme della tua paura.

Questo è ciò che ha vissuto la famiglia Limido, costretta a trasformare la propria casa in una roccaforte a causa delle azioni persecutorie dell’ex marito di Lavinia. Un uomo che, una volta abbandonato dalla moglie, ha iniziato una vera e propria ossessione nei confronti della sua famiglia, mettendoli in pericolo costante.

Il processo per stalking ha portato alla luce episodi agghiaccianti, minacce di morte, aggressioni fisiche e psicologiche che hanno segnato profondamente la vita di tutti i membri della famiglia Limido. Lavinia ha dovuto affrontare ore di testimonianza, rievocando momenti di terrore vissuti insieme ai suoi cari.

La difesa tenta di giustificare le azioni dell’imputato, cercando di sminuire la sua responsabilità a causa della separazione dalla moglie e del divieto di vedere il figlio. Tuttavia, le prove presentate in aula, come le telefonate minatorie registrate da Lavinia, rendono difficile negare la pericolosità dell’uomo.

Le testimonianze delle sorelle di Lavinia confermano la gravità della situazione, raccontando episodi di violenza e minacce subite anche da parte dell’ex marito. Una vicenda che ha segnato profondamente la famiglia Limido, portando alla morte del padre di Lavinia nel tentativo di difenderla da un’aggressione.

Il processo continua, tra testimonianze dolorose e prove schiaccianti. È un percorso difficile, segnato dalla paura e dall’angoscia, ma necessario per fare giustizia e garantire la sicurezza di chi ha subito atti persecutori. La famiglia Limido ha trasformato la propria casa in una roccaforte, ma ora è il momento di ottenere giustizia e liberarsi definitivamente dalla minaccia che li ha perseguitati per troppo tempo.

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