La vicenda di Lavinia Limido e Marco Manfrinati, che ha avuto come tragico epilogo l’omicidio del padre di lei, Fabio Limido, è stata oggetto di un lungo e complesso iter giudiziario che ha coinvolto le autorità competenti di Busto Arsizio, in provincia di Varese.

Dopo le molteplici denunce per maltrattamenti e stalking presentate da Lavinia nei confronti dell’ex marito, Marco Manfrinati, il quale a sua volta aveva denunciato la donna per sottrazione di minore, il gip del Tribunale di Busto Arsizio ha deciso di archiviare la denuncia contro di lei. La procura aveva infatti chiesto l’archiviazione delle accuse, mentre l’avvocato di Marco Manfrinati si era opposto a tale decisione.

La separazione tra i due ex coniugi era stata particolarmente difficile, con un divieto di avvicinamento di Manfrinati al figlio di 4 anni. La situazione si era ulteriormente complicata a causa delle reciproche denunce e delle tensioni familiari.

Attualmente, a Busto Arsizio è in corso un secondo procedimento giudiziario in cui le parti sono invertite: Lavinia Limido ha accusato l’ex marito di maltrattamenti, e anche in questo caso la procura ha chiesto l’archiviazione delle accuse.

La vicenda di Lavinia Limido e Marco Manfrinati è un triste esempio delle difficoltà e delle tensioni che possono sorgere in una relazione finita male, con conseguenze tragiche per tutti i membri della famiglia coinvolta. La giustizia dovrà fare il suo corso per cercare di fare luce su questa vicenda dolorosa e complessa.

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