Il terzo tentato furto in farmacia nella provincia di Lodi

L’ultimo tentativo di furto in farmacia si è verificato nella notte tra mercoledì 16 e giovedì 17 ottobre 2024. Questo è il terzo episodio di criminalità che coinvolge farmacie nella provincia di Lodi in meno di tre settimane, evidenziando un’escalation preoccupante. Dopo i casi della città e di Corno Giovine, questa volta è stata colpita la Farmacia di Massimo Ponti, a Casalpusterlengo.

I malviventi sono intervenuti intorno alle 2.50, erano più di uno e hanno fatto irruzione dopo aver distrutto la saracinesca. Tuttavia, nonostante i danni causati all’ingresso e all’interno dell’esercizio commerciale, non sono riusciti a portare via nulla. Il proprietario, che risiede nelle vicinanze, ha sentito i rumori provenienti dalla farmacia ed è subito intervenuto. Le sue grida hanno messo in fuga i ladri che hanno abbandonato il colpo senza rubare denaro né medicinali.

Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, compresa la Scientifica, che sta analizzando le impronte lasciate dai responsabili. La speranza è che queste prove possano ricollegare gli autori di questo tentativo agli altri furti avvenuti nelle ultime settimane, aiutando a chiudere il cerchio su una serie di colpi che sta mettendo in allarme la comunità locale.

Questo di Casalpusterlengo è solo l’ultimo di una preoccupante serie di episodi che hanno preso di mira le farmacie della provincia. La scorsa settimana, nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 ottobre 2024, due individui a volto coperto hanno fatto irruzione alla Farmacia De Micheli di Corno Giovine. Anche in quel caso, la saracinesca è stata forzata e la vetrina infranta con un martello, permettendo ai ladri di accedere all’interno e di rubare 200 euro.

Da Federfarma ci hanno fatto sapere che quasi la totalità delle farmacie ha sistemi di videosorveglianza. Questi criminali vengono visti e le immagini vengono fornite alle forze dell’ordine. “Su Lodi abbiamo firmato un protocollo con la Prefettura che prevede i collegamenti diretti con le centrali operative. In occasione di atti criminosi, le immagini vengono inviate istantaneamente – conclude Castelli – solo in occasione di atti criminosi alle forze dell’ordine perché possano intervenire subito”.

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