Una residenza che può salvare la vita. Questa è la situazione di un uomo malato oncologico e senza fissa dimora che torna a chiedere la residenza a Varedo, città dove ha vissuto gran parte della sua esistenza, per poter accedere alle graduatorie degli alloggi comunali e pubblici e così poter riabbracciare il figlio. Dopo aver vissuto per anni con la sua famiglia in una casa in affitto, oggi si trova vedovo e privato dell’affidamento del figlio a causa di problemi giudiziari.

Attualmente, l’uomo vive nel contesto dell’ospedale di Niguarda, dove trova accoglienza quotidiana, ma il suo desiderio è tornare a Varedo, città che lo ha visto crescere e dove è apprezzato da tanti per il suo garbo e la sensibilità. Nonostante abbia cercato più volte di avere un appuntamento con l’assessore per poter risolvere la sua situazione, finora non ha ottenuto una risposta positiva.

Il vicesindaco Matteo Figini ha dichiarato che a livello legislativo e regolamentare non è possibile fare di più, ma umanamente continueranno a seguire e aiutare il caso. È importante sottolineare che il Comune di Varedo si impegna costantemente per migliorare la qualità della vita dei propri cittadini, ma è necessario anche che chiunque abbia problemi alloggiativi, lavorativi e sociali rifletta su come si sia giunti a tali criticità.

Speriamo che questa vicenda possa trovare una soluzione positiva e che l’uomo possa tornare a vivere dignitosamente a Varedo, accanto al suo amato figlio.

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