Il mistero del duplice omicidio di San Felice: un enigma ancora irrisolto

Era l’estate del 1985 quando Mohammed Al Jarrah e Sabina Menis vennero brutalmente assassinati nel loro lussuoso appartamento a San Felice, una tranquilla zona alle porte di Milano. A distanza di 32 anni, il mistero di quel duplice omicidio rimane avvolto da sospetti di traffici illeciti e ombre internazionali.

Mohammed Al Jarrah, di origine siriana, era una figura enigmatica, noto per la sua vita agiata e il suo vasto patrimonio. Viveva a Milano in un lussuoso appartamento arredato con mobili pregiati e gioielli d’oro. Nonostante la sua discrezione, si diceva che fosse amico di figure potenti del mondo arabo. La sua attività di import-export sollevava sospetti, con società aperte e chiuse in breve tempo senza una reale attività operativa.

Il giorno del delitto, Al Jarrah e Sabina furono sorpresi da un assassino armato che li uccise brutalmente. L’appartamento non mostrava segni di effrazione e l’assassino riuscì a fuggire senza lasciare traccia. Il ritrovamento dei corpi avvenne giorni dopo, quando Norina Menis inviò degli amici a controllare l’appartamento.

Le indagini non portarono a risposte chiare, ma si concentrarono sulla possibilità di un legame tra l’omicidio e i presunti traffici internazionali di Al Jarrah. Nonostante le rivelazioni di un pentito di mafia che indicava Raghed, il figlio di Al Jarrah, come responsabile dell’omicidio, il caso rimase irrisolto.

Il duplice omicidio di San Felice rimane ancora oggi uno dei grandi misteri irrisolti della cronaca nera italiana, avvolto da ombre e sospetti che sembrano non avere fine. La verità su quella tragica notte del 13 agosto 1985 sembra destinata a rimanere sepolta per sempre.

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