Nova Milanese, 25 ottobre – La tragedia che ha sconvolto la piccola comunità di Nova Milanese ha lasciato tutti senza parole. Una donna magnifica, affabile, sempre con il sorriso, così viene ricordata Giovanna Chinnici, una persona solare, intelligente e dolcissima. Nessuno avrebbe mai immaginato che la sua vita sarebbe finita in modo così violento, con due coltellate che l’hanno raggiunta alla base del collo.

Giovanna, 63 anni, ex operatrice dei servizi sociali in pensione al Comune di Cinisello Balsamo, era una volontaria attivissima nel sociale, sempre pronta ad aiutare chi aveva bisogno. Il suo ultimo gesto d’amore è stato quello di intervenire per difendere la figlia, ferita dal presunto omicida, lo zio Giuseppe Caputo, 62 anni.

Le indagini dei carabinieri sono ancora in corso per ricostruire l’incredibile delitto. La sequenza degli eventi si sta delineando, ma ci sono ancora molti dettagli da chiarire. Le famiglie coinvolte nella vicenda vivevano nella stessa palazzina, ma vecchi rancori e incomprensioni hanno portato alla tragedia di mercoledì.

La nipote di Giovanna è arrivata a casa e si è trovata di fronte lo zio furioso armato di coltello. La situazione è degenerata e la ragazza è stata lievemente ferita, mentre la madre è intervenuta per difenderla e ha perso la vita. Giuseppe Caputo è stato arrestato per omicidio e tentato omicidio.

La comunità di Nova Milanese è sotto shock, tutti ricordano Giovanna per la sua gentilezza e il suo impegno nel sociale. La sua morte è stata una grave perdita per tutti coloro che l’hanno conosciuta e apprezzata. La giustizia farà il suo corso, ma nulla potrà riportare in vita una donna così straordinaria come Giovanna Chinnici.

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