Un’associazione con sede a Gallarate è finita nel mirino dei finanzieri del Comando Provinciale di Varese per aver svolto un servizio di reclutamento di personale per enti pubblici senza rispettare le normative fiscali. L’attività di reclutamento era giustificata dalla possibilità concessa agli enti locali di organizzare selezioni per formare elenchi di idonei all’assunzione, ma è stata riconosciuta come attività commerciale dall’ANAC.

Gli enti pubblici coinvolti hanno concordato di far pagare ai candidati una tassa di concorso e di corrispondere un importo all’associazione per ogni unità assunta. Inoltre, l’associazione ha gestito le procedure concorsuali e ha decretato i vincitori per 15 profili professionali diversi.

In totale, sono stati coinvolti 60.559 candidati che hanno versato complessivamente all’associazione 625 mila euro. Tuttavia, questa somma è stata considerata attività associativa e non commerciale, con vantaggi fiscali.

A seguito delle conclusioni dell’ANAC, è stata avviata una verifica fiscale per tassare i compensi ricevuti. L’attività fiscale ha portato alla sanzione per dichiarazione annuale infedele e alla constatazione di un’evasione fiscale di oltre 50 mila euro.

Questa situazione evidenzia l’importanza di rispettare le normative fiscali e di svolgere le attività in modo trasparente e corretto, evitando comportamenti illeciti che possano danneggiare sia gli enti pubblici che i candidati coinvolti.

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