Nei giorni scorsi, i dipendenti dello stabilimento Tmhmi di San Donato Milanese hanno manifestato solidarietà per le vittime dello scoppio avvenuto in un capannone della Toyota Handling a Bologna. A seguito di questa tragedia, la cassa integrazione è stata avviata anche per i lavoratori del sito produttivo di San Donato, che rimarrà chiuso fino a data da destinarsi.
L’azienda ha preso questa decisione a causa dell’interruzione del lavoro presso il sito bolognese dopo l’esplosione del compressore, che ha causato la morte di due operai e il ferimento di altre 11 persone. Per manifestare solidarietà e vicinanza alle famiglie delle vittime, i dipendenti di San Donato hanno indetto uno sciopero e organizzato un presidio davanti al cancello dell’azienda, esponendo le bandiere a mezz’asta.
La Fiom Cgil ha commentato che non si può parlare di fatalità e normalizzare situazioni come questa e ha sottolineato che è importante che tutte le aziende si impegnino affinché il motto “mai più morti sul lavoro” non resti solo un semplice slogan. Ora spetta alla magistratura, agli ispettori e alle autorità competenti fare luce su quanto accaduto e garantire la sicurezza dei lavoratori.