Il libro “Gli angeli della morte” di Cristina Brondoni rappresenta un’analisi dettagliata di un fenomeno spaventoso e subdolo che spesso sfugge all’attenzione pubblica. L’autrice approfondisce oltre 40 casi di serial killer in corsia, da Harold Shipman a Christina Aistrup Hansen, evidenziando come questi assassini agiscano nell’ambito del caregiving uccidendo pazienti per il gusto di farlo.

Brondoni sottolinea che gli angeli della morte non hanno alcuna misericordia, uccidendo in modo subdolo con farmaci non necessari o staccando le macchine che tengono in vita un paziente. Questi assassini colpiscono spesso vittime anziane, malate e fragili, passando inosservati fino a quando il numero di decessi diventa anomalo.

L’autrice distingue diverse categorie di angeli della morte, tra cui i “angeli della misericordia”, i “sadici” e i “wannabe hero”, evidenziando come il movente principale sia l’esercizio del potere supremo di decidere sulla vita e sulla morte. Brondoni conclude che nessuna vittima ha chiesto di porre fine alla propria vita, e che gli angeli della morte agiscono unilateralmente per un tornaconto personale legato al potere.

Cristina Brondoni, giornalista, criminologa e scrittrice, ha dedicato il suo lavoro alla consulenza in casi di omicidio, suicidio e morte sospetta. Con una rubrica sul settimanale “Giallo” e diversi saggi crime e romanzi thriller all’attivo, l’autrice si impegna a portare alla luce fenomeni come quello degli angeli della morte, spesso sottovalutati e ignorati.

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