L’omicidio di Luigi Criscuolo, noto come “Gigi Bici”, ha lasciato i suoi familiari senza alcun risarcimento, nonostante la condanna definitiva per omicidio inflitta a Barbara Pasetti. La donna, riconosciuta colpevole dell’omicidio di Criscuolo, non ha ancora risarcito i familiari a causa della sua condizione di nullatenenza.
Il giudice aveva stabilito una provvisionale di 500mila euro per i quattro figli e la compagna della vittima, ma la mancanza di beni pignorabili da parte di Pasetti ha reso impossibile il pagamento. L’avvocato che rappresenta tre dei figli ha chiesto alla prefettura di Pavia di valutare la possibilità di ottenere l’indennizzo dallo Stato tramite il fondo destinato alle vittime di reati violenti.
Tuttavia, l’importo massimo previsto per omicidio è limitato a 50mila euro, molto inferiore ai 500mila euro inizialmente indicati dal giudice. Le indagini patrimoniali hanno rivelato che Pasetti non possiede beni di valore e che l’unico immobile a suo nome è stato dissequestrato.
Durante il processo, è emerso che Pasetti ha sparato a Criscuolo alla tempia nel cortile della sua proprietà. Nonostante la donna abbia sempre sostenuto che si trattasse di un errore, il giudice ha ritenuto che ci fosse una volontà di eliminare la vittima, che era diventata un problema per lei.
Attualmente Pasetti è detenuta nel carcere di Vigevano e ha manifestato l’intenzione di lavorare per contribuire economicamente al risarcimento ai familiari della vittima. Tuttavia, finora non è riuscita a ottenere impieghi stabili.
Il futuro del figlio di Pasetti è ancora incerto, con la custodia richiesta sia dai nonni materni che dal padre. La prossima udienza valuterà la situazione familiare del bambino e deciderà su un eventuale affido a un’altra famiglia o al nonno materno.