Quindici imputati sono finiti sotto processo davanti al Gup del Tribunale di Varese, accusati di vari reati tra cui falso, corruzione e corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio. Tra di loro ci sono anche due farmacisti definiti “compiacenti” dall’accusa.
Secondo l’indagine condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Varese, gli imputati sarebbero coinvolti in un giro di falsi tamponi Covid, finalizzati ad evitare il vaccino e ottenere comunque il green pass. Si parla di tamponi rapidi venduti a prezzi fino a 500 euro, per permettere ai presunti no vax di evitare la vaccinazione e continuare a condurre una vita sociale normale grazie al green pass.
A supportare il giro di falsi test ci sarebbero anche due infermieri che eseguivano i tamponi all’esterno di una farmacia cittadina. Ai clienti disposti a pagare di più, i due infermieri avrebbero fornito tamponi falsi per permettere loro di evitare il vaccino e vivere tranquillamente.
L’udienza è stata aggiornata al prossimo 2 aprile e molti degli imputati sembrano orientati a chiedere un patteggiamento. La vicenda ha scosso la comunità locale, portando alla luce pratiche illegali che mettono a rischio la salute pubblica.