Nullatenenti, ma con una villa e un’auto intestate: è questa la situazione di un cittadino marocchino residente nell’hinterland di Busto Arsizio, il cui principale business era lo spaccio di sostanze stupefacenti. Grazie a un’organizzazione ben strutturata, l’uomo riforniva non solo il mercato locale, ma anche il nord e il centro Italia.

La polizia ha sequestrato beni per un valore di circa un milione di euro, tra cui una villa lussuosa, due unità immobiliari, rapporti bancari, e tre autovetture di lusso. Nonostante fosse nullatenente, il marocchino riusciva a garantire un alto tenore di vita per sé e la sua famiglia, che risiedeva in una villa di 500 mq con ampio giardino.

Le donne della famiglia, nonostante avessero poche fonti di sostentamento legale, risultavano titolari dei beni e dei contratti di locazione utilizzati per lo spaccio di droga. Grazie a diversi benefici INPS, come il reddito di cittadinanza e l’indennità di disoccupazione, potevano accedere a risorse finanziarie supplementari.

Durante l’operazione, sono stati trovati anche due cittadini marocchini irregolari, ospitati in una delle abitazioni sequestrate. Dopo essere stati espulsi, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per violazione delle leggi sull’immigrazione. La posizione della sorella del principale responsabile dell’organizzazione è attualmente al vaglio della Squadra Mobile per verificare se fornisse alloggio ai due stranieri irregolari.

In attesa della stima definitiva del patrimonio sequestrato, che supera il milione di euro, la polizia continua a indagare sulle attività illegali di questa impresa familiare dedita allo spaccio di droga.

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