Il primario del San Matteo di Pavia ha chiesto il patteggiamento a due anni: è accusato di molestie sessuali nei confronti di 11 specializzande. Si tratta di un caso grave che ha scosso la comunità accademica e sanitaria, portando alla luce episodi di presunte violenze sessuali commesse dal medico nei confronti delle studentesse.
Le accuse risalgono al 2021, quando un questionario anonimo ha fatto emergere testimonianze di molestie durante le spiegazioni di esami diagnostici. Le specializzande hanno descritto comportamenti inappropriati del docente, che avrebbero incluso palpeggiamenti e atteggiamenti considerati “innaturali”.
Dopo l’apertura di un procedimento disciplinare da parte dell’Università di Pavia, il medico si è dimesso dalla carica di direttore, ma ha continuato a svolgere il ruolo di insegnante. La Procura di Pavia ha successivamente ottenuto il rinvio a giudizio del medico con l’accusa di violenza sessuale aggravata.
Durante l’udienza preliminare, la difesa ha presentato la richiesta di patteggiamento a due anni di reclusione, con una riqualificazione della gravità dei reati contestati. La proposta di accordo ha ricevuto il parere favorevole della Pubblica Accusa, rappresentata dalla pm Valentina De Stefano.
Ora spetta alla giudice Maria Cristina Lapi decidere se accettare il patteggiamento o no. La decisione finale verrà presa il prossimo 16 dicembre. Resta da vedere quale sarà l’esito di questa vicenda e se verrà fatta giustizia per le specializzande che hanno denunciato le presunte molestie sessuali del primario del San Matteo di Pavia.