Uno dei reperti umani ritrovati a Civate è stato scoperto durante i lavori di scavo per la realizzazione di un’adduttrice dell’acquedotto intercomunale. Gli scheletri, purtroppo danneggiati a causa di precedenti scavi, sono stati trovati a un metro di profondità, vicino alla chiesa dei santi Nazaro e Celso. Si ipotizza che si tratti di sepolture di un vecchio cimitero sconosciuto, situato in un’area sacra vicino al luogo di culto.
Anche a Onno di Oliveto Lario sono stati ritrovati resti di almeno sei individui durante gli scavi per la rete di depurazione. Le spoglie sono state rinvenute in una tomba delimitata da pietre e coperta da una lastra. Gli archeologi stanno studiando i reperti per ricostruirne la storia.
Dopo due settimane di stop per consentire agli archeologi di lavorare, a Civate sono ripresi i lavori per il raddoppio dell’Acquedotto Intercomunale Brianteo. I tecnici di Lario Reti Holding hanno commissionato l’intervento, che proseguirà fino alla fine dell’estate.
Gli scavi sono stati condotti dagli archeologi dello studio Ar.Pa Ricerche di Abbadia Lariana, con la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. Alice Maria Sbriglio, funzionaria archeologa della Soprintendenza, ha commentato che si tratta di una scoperta significativa che amplia i dati a disposizione.