Thomas Antonioli, 30 anni di Cermenate, è stato condannato a un anno e quattro mesi di reclusione per stalking, lesioni e danneggiamento nei confronti della sua ex. In poche settimane, l’uomo aveva accumulato una serie di aggressioni, persecuzioni e violenze che avevano rovinato l’esistenza della giovane donna.

Tra le condotte tenute dall’uomo, spiccano l’abbandono di notte della ex in una zona boschiva isolata, la minaccia di farla precipitare dal balcone di casa, il blocco fisico per impedirle di allontanarsi e il lancio del telefonino in strada. In un’altra occasione, l’uomo ha seguito la sua ex e speronato l’auto, ferendola. Inoltre, ha spaccato il finestrino con una pietra e sottratto il computer che ha poi distrutto con un trapano.

La conferma della condanna in Appello è una giusta sentenza che punisce il comportamento violento e inaccettabile di Antonioli. È importante che ci sia una presa di coscienza sempre maggiore sulla gravità dello stalking e sulla necessità di combatterlo con ogni mezzo a disposizione.

Le vittime di stalking devono sentirsi protette e supportate dalle istituzioni e dalla società in generale. È necessario un impegno concreto per prevenire e contrastare questo fenomeno, che può avere conseguenze devastanti sulla vita delle persone coinvolte. La giustizia deve fare il suo corso e le condanne devono essere esemplari per dissuadere chiunque pensi di poter agire impunemente contro la propria ex o ex partner.

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