Il Paper market di Correzzana, situato a Correzzana, era il punto di riferimento per gli associati che gestivano la Safra srl, la quale era la base logistica del gruppo. Qui si tenevano incontri tra i partecipi e altre persone coinvolte negli affari, ma anche vittime di minacce. La Procura della Direzione distrettuale antimafia di Milano ha confermato la tesi d’accusa nel processo al Tribunale di Monza riguardante la presunta rete mafiosa del Comasco smantellata con gli arresti del 2021.

Tra gli imputati del processo c’è Michele Oppedisano, nipote del capo crimine della ‘ndrangheta in Calabria e affiliato alla locale di ‘ndrangheta di Erba, provincia di Como. Oppedisano è accusato di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, trasferimento fraudolento di beni e valori, appropriazione indebita, bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio insieme ad altri 5 imputati, tra cui suo figlio Pasquale. L’inchiesta ha rivelato presunte infiltrazioni nel tessuto economico-imprenditoriale in Lombardia da parte dei clan e casi di protezione-estorsione su un gruppo di promotori finanziari.

Secondo le accuse, la cosca avrebbe costituito altre società, come la Mcf e la Colmet, per regolarizzare lavoratori stranieri e emettere fatture false. Gli inquirenti hanno evidenziato la presenza costante degli Oppedisano al Paper market, dove sono emersi assegni postali con firme false per non pagare i fornitori. Il processo riprenderà a gennaio, con WikiMafia costituita parte civile.

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