Bergamo. Oltre mille croci: un piccolo paese scomparso per sempre. È questa la triste realtà che coinvolge l’intera popolazione di Strozza o Schilpario. Da quando Ivanni Carminati ha fondato la sezione bergamasca dell’Associazione Familiari e Vittime della Strada nel 2007, il numero di morti ha superato il migliaio. L’ultima vittima si chiamava Olidia Viviani, 83 anni, travolta giovedì sera a Sarnico mentre attraversava sulle strisce. È la quarantasettesima persona a perdere la vita sulle strade della provincia nel 2024, cinque in più rispetto all’anno scorso tra automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni.

Il dato emerge in occasione della Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada, istituita dall’Onu nel 2005 e in programma per domenica 17 novembre. Quest’anno verrà celebrata a Cividate al Piano, con una Messa alle 10.30 seguita da momenti di informazione e sensibilizzazione sul tema. Secondo Carminati, presidente dell’associazione, questa giornata serve a ricordare i cari defunti e offre ai familiari la possibilità di incontrarsi e condividere il dolore. L’associazione si impegna non solo a dare conforto alle famiglie delle vittime, ma anche a lottare per evitare nuove tragedie.

Le cause degli incidenti stradali sono spesso le stesse: eccesso di velocità, sorpassi pericolosi, mancato rispetto delle precedenze, guida in stato di ebbrezza, uso del cellulare e delle app di messaggistica mentre si è al volante. Nonostante le ripetute campagne di sensibilizzazione, molti non comprendono ancora l’importanza delle cinture di sicurezza e dei comportamenti responsabili alla guida.

Le statistiche sulla mortalità stradale sono in calo, passando dalle 129 vittime del 2007 alle 48 del 2023. Tuttavia, Carminati sottolinea che è necessaria una maggiore consapevolezza dei rischi e dei pericoli della strada. Quest’anno, il primo incidente mortale ha coinvolto Pier Ernesto Pesenti, un operatore forestale di 47 anni. Guardando i dati, si nota che quasi la metà delle vittime guidava una moto o uno scooter, molti dei quali giovani sotto i 30 anni.

Fare prevenzione è fondamentale, poiché la maggior parte degli incidenti è causata da errori umani. È importante sensibilizzare la popolazione e promuovere comportamenti responsabili sulla strada per evitare nuove tragedie.

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