Mario Pier Rodriguez Arteaga è stato condannato a 12 anni e 8 mesi di carcere per l’omicidio del suo cognato, Angel Mejla Albaredo, avvenuto durante una violenta lite familiare a Vigevano. La Corte d’Assise del Tribunale di Pavia ha emesso la sentenza dopo un lungo processo, riconoscendo che Arteaga aveva agito con l’intento di difendere la sua sorella.
La tragedia è avvenuta la notte tra il 20 e il 21 aprile 2023, quando il 35enne ha reagito violentemente dopo che il 28enne aveva lanciato un televisore contro la sua fidanzata. Arteaga ha colpito ripetutamente il cognato con pugni, causandogli la perdita di conoscenza e la morte poco dopo. Nonostante il tentativo di fuga, il 35enne è stato arrestato e processato per omicidio volontario.
Durante il processo, il pubblico ministero aveva chiesto una pena di 15 anni di carcere per Arteaga, sostenendo che avesse agito con l’intento di uccidere Albaredo. Tuttavia, la Corte ha ritenuto che l’aggressione fosse avvenuta nel tentativo di difendere la sorella, applicando un’attenuante e riducendo la pena a 12 anni e 8 mesi.
La decisione del tribunale ha anche previsto il pagamento di una provvisionale di 280mila euro a favore della madre della vittima, riconoscendo il grave danno subito dalla famiglia Albaredo per la perdita del giovane. Questo tragico episodio ha lasciato una ferita profonda nella comunità di Vigevano, evidenziando l’importanza di risolvere i conflitti in modo pacifico e senza ricorrere alla violenza.