Il numero di cicogne in provincia di Pavia continua a crescere, con 10 nuovi nidi individuati nel corso del 2024 rispetto all’anno precedente. Attualmente ci sono 70 nidi attivi, occupati da coppie che stanno covando, e 126 giovani volatili che sono diventati autonomi. Tuttavia, il numero di giovani che sono riusciti a lasciare il nido e iniziare una vita indipendente è leggermente diminuito rispetto all’anno scorso.
Lo studio condotto dal ricercatore Pierfrancesco Coruzzi, che monitora da anni le cicogne presenti in Lombardia per conto della Lipu (Lega italiana per la protezione degli uccelli), ha rivelato che complessivamente ci sono 165 nidi con cova in diverse province lombarde, tra cui Pavia, Bergamo, Cremona, Lodi, Mantova e Milano. Il numero di giovani cicogne che sono diventati autonomi è pari a 256.
Coruzzi ha spiegato che il numero di giovani cicogne che sono riusciti a volare via è inferiore alla media a causa delle condizioni climatiche avverse registrate la scorsa primavera, con forti piogge che hanno reso difficile la sopravvivenza dei piccoli durante i primi venti giorni di vita. In provincia di Pavia, sono presenti nidi in 21 Comuni, con una concentrazione maggiore a Sant’Alessio, dove si trovano anche quattro nidi nell’Oasi naturalistica e altri a Zerbolò.
Alcune coppie di cicogne hanno deciso di nidificare anche in altri Comuni come Copiano, Calignano, Dorno, Gropello e Vigevano. I Comuni sono molto attenti a questa specie e si impegnano a risolvere eventuali problemi, come nel caso di nidi costruiti su antenne di telefonia, che vengono controllati per evitare interferenze con i segnali.
È interessante ricordare che fu proprio all’Oasi di Sant’Alessio che nel 1977 venne reintrodotta la cicogna bianca in Italia, una specie che mancava nel nostro Paese da cinque secoli. Grazie al progetto voluto da Antonia e Harry Salamon, proprietari del castello e dei terreni circostanti, quasi 700 esemplari sono partiti da quest’area in trent’anni.