Attilio Vigevano è stato un personaggio piuttosto discreto nella storia di Turbigo. Figlio di Ernesta Bonomi, sposata con Giuseppe Vigevano, Attilio ha vissuto la sua vita cercando di passare inosservato, tanto che persino sulla sua lapide compare solo il suo nome. Tuttavia, la sua figura è stata riportata alla luce grazie alla lunga e faticosa ricerca storica del dottor Bruno Antonio Perrone.
Attilio Vigevano ha avuto una carriera militare di tutto rispetto, iniziata come sottotenente degli Alpini nel 1893. Ha partecipato a diverse campagne militari e ha acquisito una grande competenza nel campo dell’intelligence. Durante la prima guerra mondiale è stato a capo dell’Ufficio Informazioni Truppe Operanti della 4ª Armata, con competenza sul Trentino e sul Tirolo.
Successivamente ha comandato il 39° reggimento di fanteria cecoslovacco, formato da disertori dell’esercito austro-ungarico. Con il grado di colonnello è stato a capo del Servizio Informazioni Militare, diventando così il primo capo dell’intelligence italiano. Dopo essersi congedato, è purtroppo deceduto nel 1926 a causa di problemi cardiaci.
Nonostante la sua discrezione, Attilio Vigevano è stato un prolifico autore di storia militare, i cui libri sono ancora in vendita su Ebay. Grazie alla ricerca del dottor Perrone e alla sua presentazione avvenuta nel 2024, la figura di Attilio Vigevano è stata riportata alla luce e apprezzata anche da studiosi di fama come Maria Gabriella Pasqualini. Il suo contributo nell’ambito dell’intelligence militare italiana è stato di grande importanza e merita di essere ricordato.