Il caso di Alessandro Impagnatiello, accusato di aver ucciso la compagna incinta Giulia Tramontano, ha scosso l’opinione pubblica e ha portato alla richiesta di ergastolo da parte della procura. La morte di Giulia è stata definita un “viaggio nell’orrore” pianificato da un individuo narcisista e manipolatore. Nonostante i tentativi dell’imputato di nascondere il delitto, è stato smascherato e ha confessato il suo crimine.

I genitori di Giulia, nonostante il passare del tempo, non smettono di chiedere giustizia e rispetto per la figlia e per il bambino che portava in grembo. La richiesta di ergastolo non è motivata dalla vendetta, ma dalla ricerca di giustizia e dal desiderio di lanciare un messaggio chiaro contro la violenza di genere. La famiglia di Giulia chiede che la dignità della vittima non venga calpestata e che le istituzioni agiscano con fermezza.

Mamma Loredana, nel suo dolore, continua a ricordare la figlia con affetto e con dolore, mentre il fratello Mario ha dato alla luce una bambina che porta il nome di Giulia. La sorella Chiara, combattiva e determinata, lotta per giustizia non solo per Giulia e Thiago, ma per tutte le donne vittime di violenza. Spera che la presenza delle donne in aula possa portare un futuro senza paura per tutte le vittime di femminicidio. La memoria di Giulia e di tutte le donne vittime di violenza rimarrà viva e sarà portata avanti con determinazione e coraggio.

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