Il processo per stalking a carico di Marco Manfrinati ha vissuto oggi un momento di grande tensione durante un’udienza interlocutoria presso il Tribunale di Varese. Non sono mancati problemi tecnici e momenti di rinuncia da parte dell’imputato, che ha deciso di interrompere la sua partecipazione all’udienza fino alla conclusione delle audizioni dei testimoni del pubblico ministero e della parte civile.

Le testimonianze raccolte durante la giornata hanno evidenziato il clima di paura e tensione vissuto dalla famiglia Limido. Diversi testimoni hanno raccontato episodi di vandalismo, misure precauzionali estreme e costante preoccupazione per la propria sicurezza. L’escalation degli atti intimidatori ha portato la famiglia Limido a vivere in uno stato di allerta costante.

La prossima udienza, fissata per il 9 gennaio 2025, si preannuncia decisiva per fare luce sulle dinamiche e le responsabilità legate a questa complessa vicenda. Resta da ascoltare gli ultimi testimoni del pubblico ministero e completare le audizioni prima di procedere con l’esame dell’imputato. La tensione procedurale tra gli avvocati ha caratterizzato anche questa udienza, con accesi confronti sulla pertinenza delle domande e il rispetto delle regole processuali.

Il quadro che emerge dalle testimonianze è quello di una situazione sempre più insostenibile per la famiglia Limido, costretta a adottare misure estreme per proteggersi dagli atti intimidatori e violenti subiti. La narrazione dei testimoni conferma il clima di paura e tensione vissuto dalla vittima e la necessità di fare chiarezza su quanto accaduto.

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