Domani si terrà un’altra udienza preliminare presso il Palazzo di Giustizia per decidere se mandare a processo gli imputati responsabili della morte di tre persone sotto la frana del Nevasco di Chiareggio avvenuta il 12 agosto 2020. La prima udienza è stata rinviata a causa dello sciopero nazionale degli avvocati, ma si prevede che tutto procederà regolarmente. Tuttavia, c’è la richiesta delle parti offese di chiamare in giudizio il Comune di Chiesa in Valmalenco come responsabile civile dell’accaduto.
I genitori di Alabama Guizzardi, la bambina di 10 anni rimasta vittima della frana, hanno annunciato la presentazione dell’istanza per costituirsi parti civili. Il giudice per le indagini preliminari si riserverà probabilmente di decidere, con il probabile rinvio dell’udienza. Non è attesa la presenza degli imputati, tra cui il sindaco di Chiesa in Valmalenco e gli ex sindaci coinvolti. La tragedia ha portato via tre vite, tra cui quella della giovane Alabama e dei genitori del suo amico. L’unico sopravvissuto è stato il piccolo Leonardo, estratto vivo dalle macerie.
Le accuse mosse agli imputati sono pesanti, tra cui omicidio colposo e violazioni delle disposizioni per l’assetto idrogeologico. I primi cittadini coinvolti hanno chiesto il rimborso delle spese legali sostenute in caso di archiviazione o assoluzione. Quattro anni dopo, a Chiareggio nessuno può dimenticare quanto accaduto.